RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - G8, le arringhe difensive

Genova, 20 maggio 2008

«Lo Stato non può scusarsi e rifiutare di risarcire i feriti»
G8, le arringhe difensive

Ultime arringhe difensive nel processo per le violenze che si consumarono nella caserma di Bolzaneto durante il G8 genovese. Ieri la parola è andata all'avvocato Alessandro Vaccaro, difensore di uno dei medici in servizio nella caserma, Giacomo Toccafondi, e di Antonio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria. Il legale ha aperto la sua arringa redarguendo l'avvocato dello Stato che aveva chiesto scusa per quanto accaduto a Bolzaneto. «Come si fa a sostenere - ha detto in sostanza - che lo Stato non deve risarcire le vittime delle violenze e poi chiedere scusa?». Una contraddizione bella e buona secondo il legale che poi ha chiesto l'assoluzione dei suoi assistiti per i quali i pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati avevano chiesto rispettivamente una condanna a 5 anni, 8 mesi e 5 giorni di reclusione (Gugliotta), e 3 anni 6 mesi e 25 giorni (Toccafondi). Nel pomeriggio la parola è passata a Mario Iavicoli difensore di un addetto all'ufficio matricola, Marcello Mulas, e di due medici, Aldo Amenta e Marilena Zaccardi. Secondo il difensore, alla base dei falsi scritti da Mulas ci sarebbero errori di comprensione con gli stranieri arrestati, mentre per i medici non ci sarebbe prova che si siano resi effettivamente responsabili dei reati loro contestati.

I. Vi.